AMIAMO COME SIAMO STATI AMATI

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Rubrica: PSICOLOGIA QUOTIDIANA

Si dice che i figli trovino delle fidanzate con caratteristiche simili a quelle delle loro madri, e che le figlie vogliano trovarlo invece come il padre.
Ma perchè questo avviene? 
Può il rapporto vissuto con i genitori durante l’infanzia, condizionare il modo in cui vivremo l’amore da adulti? 
Tra gli anni 60-80 John Bowlby, psicoanalista britannico, studiando il comportamento infantile in relazione al legame che si crea con le figure di riferimento, elaborò la teoria dell'attaccamento, definendo quest'ultimo come una predisposizione biologica, innata ed evoluzionistica a ricercare la vicinanza fisica del genitore per riceverne cura e protezione. 
Soprattutto nei primi anni di vita ognuno di noi vive un modello di attaccamento specifico condizionato da diversi fattori, primo fra tutti la risposta materna ai bisogni del bambino. 
Ciò significa che a partire dal modo in cui il bambino si sentirà amato e accudito, apprenderà quella specifica forma d’amore che molto spesso si rifletterà nel modo in cui vivrà le sue relazioni future.
Amiamo come siamo stati amati.
Ma le relazioni di attaccamento sono uguali per tutti?

Negli stessi anni in cui Bowlby elaborava la sua teoria, Mary Ainsworth inizia “nella pratica” a studiare i bambini osservandone le interazioni con la madre, attraverso la “Strange Situation”; una procedura sperimentale su base osservativa con lo scopo di valutare la qualità dello stile di attaccamento e le eventuali differenze individuali nei bambini. L’intera procedura prevedeva 8 episodi durante il quale il bambino veniva separato e riavvicinato dalla madre per ben due volte, causando in lui uno stress gradualmente crescente. Sulla base delle reazioni del bambino al ravvicinamento alla madre, emersero 4 stili di attaccamento differenti:
  • Stile sicuro: caratterizzato da una relazione sana tra madre e bambino infatti il bambino è focalizzato completamente sulla madre, infatti appena vengono separati il bambino piange
  • stile insicuro-evitante: caratterizzato da una madre ostile e fredda; il bambino in questo caso è focalizzato più sull’ambiente che sulla madre; infatti la ignora ed evita completamente.
  • stile insicuro-ambivalente: caratterizzato da una madre imprevedibile; il bambino si focalizza sulla madre, ignora tutto il resto ed è molto preoccupato della separazione. Alla riunione non riesce a trovare conforto in lei continuando a piangere.
  • stile disorganizzato: caratterizzato da una madre violenta e insensibile; il bambino mostra sin da subito un comportamento caotico e confuso in presenza della madre, ad esempio passando dal sorriso ad un improvviso pianto. Dunque risulta poco chiara anche la sua reazione al momento della separazione e/o riunione.

E' chiaro che una teoria, seppur piena di conferme scientifiche, non significa che sia uguale per tutti. Chiaramente influiscono tanti altri fattori.. sopratutto quando si ama.

E voi site d'accordo con questa teoria?
In che modo vi innamorate?
Vi ritrovate in uno di questi stili di attaccamento? Pensateci, dedicatevi un momento e se vi va scriveteci, ma sopratutto continuate a seguirci!!!
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Alla prossima, Cheeers ;)

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