IL MODO IN CUI TI AMI E' IL MODO IN CUI INSEGNI AGLI ALTRI AD AMARTI

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Rubrica: PSICOLOGIA QUOTIDIANA


Spesso fin da piccoli i nostri genitori ci educano ad essere rispettosi nei confronti degli altri, a non disturbare, a chiedere scusa, a dosare parole e comportamenti e alla fine ci convinciamo che tutto questo possa provocare fastidio negli altri cominciando a credere che i nostri pensieri, sentimenti e bisogni non siano di egual importanza rispetto a quelli altrui.
Così può capitare che mentre continuiamo a pensare agli altri, a quello che potrebbero pensare di noi, a quello che potrebbe ferirli in base a come ci comportiamo, perdiamo di vista la persona più importante.. noi stessi; e così, nella disperata ricerca di rispettare gli altri, terminiamo per mancare di rispetto a noi stessi.
Essere convinti del fatto che è meglio assecondare quello che succede fuori piuttosto che dare ascolto ai bisogni della nostra interiorità non fa altro che generare dipendenza dall’accettazione altrui, e alimentare la nostra attenzione verso gli altri piuttosto che verso noi stessi; questo può ridurci a riscontrare in noi dei sentimenti pieni di delusione e disincanto, e a quel punto probabilmente ci rendiamo conto che stiamo vivendo la nostra vita come fossimo attori secondari. Il problema sta nel fatto che, anche se sappiamo che dovremmo dedicare più tempo a noi stessi, c’è una domanda che ci tormenta e ci blocca allo stesso tempo: saremmo forse egoisti se lo facessimo?
Se dedicate un attimo durante l’intera giornata solo ed esclusivamente a voi non siete egoisti, vi state solo prendendo cura di voi stessi.
E’ quì che si può parlare di amor proprio?
Non si parla di egoismo, di autostima o di protezione del sè, ma di un sentimento di rispetto e amore della propria condizione umana che è determinante per la propria autoconservazione.
Perchè amor proprio non è autostima?
A partire dall’etimologia dei termini, “autostima” deriva dal latino “aestumare” che significa valutare, giudicare, apprezzare; il che significa che, che si vinca o che si perda la nostra autostima dipenderà dal valore che gli altri ci riconoscono. Quindi pur considerandoci degni d’amori, nel momento in cui non riusciamo a soddisfare le nostre o altrui aspettative, potremmo smettere di piacerci e di avere autostima in noi.
L’autostima quindi fa parte dell’amor proprio ma non si esaurisce in esso, nè basta per consolidarlo. L’amor proprio necessita di rispetto, e il rispetto è esente da giudizi di valore.
L’ amor proprio non conosce limiti o errori ma conosce la consapevolezza di chi siamo e non di chi vogliamo apparire per farci accettare.
Il punto è che che amando noi stessi, cominciamo ad amare le nostre debolezze, cominciamo a conoscere anche la sofferenza, a gestirla, a capire che fa parte di noi, e come questo tutto ciò che ci rende unicamente esseri umani.

Quindi amatevi senza freni, consideratevi degni d’amore come chiunque altro, dedicatevi del tempo, trattatevi con compassione, affetto e soprattutto non dimenticate mai di guardarvi con tenerezza.


Voi riuscite a volervi bene a prescindere dal pensiero altrui? A guardarvi con tenerezza, a dedicarvi del tempo? Cosa fate e come vi sentite quando passate del tempo con voi stessi? Scrivetecelo nei commenti!!
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Alla prossima, Cheeers ;)





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