IL MODO IN CUI TI AMI E' IL MODO IN CUI INSEGNI AGLI ALTRI AD AMARTI
clicca sull'immagine per leggere il post su instagram
Rubrica: PSICOLOGIA QUOTIDIANA
Spesso
fin da piccoli i nostri genitori ci educano ad essere rispettosi nei
confronti degli altri, a non disturbare, a chiedere scusa, a dosare
parole e comportamenti e alla fine ci convinciamo che tutto questo
possa provocare fastidio negli altri cominciando a credere che i
nostri pensieri, sentimenti e bisogni non siano di egual importanza
rispetto a quelli altrui.
Così
può capitare che mentre continuiamo a pensare agli altri, a quello
che potrebbero pensare di noi, a quello che potrebbe ferirli in base
a come ci comportiamo, perdiamo di vista la persona più importante..
noi stessi; e così, nella disperata ricerca di rispettare gli altri,
terminiamo per mancare di rispetto a noi stessi.
Essere
convinti del fatto che è meglio assecondare quello che succede fuori
piuttosto che dare ascolto ai bisogni della nostra interiorità non
fa altro che generare dipendenza dall’accettazione altrui, e
alimentare la nostra attenzione verso gli altri piuttosto che verso
noi stessi; questo può ridurci a riscontrare in noi dei sentimenti
pieni di delusione e disincanto, e a quel punto probabilmente ci
rendiamo conto che stiamo vivendo la nostra vita come fossimo attori
secondari. Il problema sta nel fatto che, anche se sappiamo che
dovremmo dedicare più tempo a noi stessi, c’è una domanda che ci
tormenta e ci blocca allo stesso tempo: saremmo forse egoisti se lo
facessimo?
Se
dedicate un attimo durante l’intera giornata solo ed esclusivamente
a voi non siete egoisti, vi state solo prendendo cura di voi stessi.
E’
quì che si può parlare di amor proprio?
Non
si parla di egoismo, di autostima o di protezione del sè, ma di un
sentimento di rispetto e amore della propria condizione umana che è
determinante per la propria autoconservazione.
Perchè
amor proprio non è autostima?
A
partire dall’etimologia dei termini, “autostima” deriva dal
latino “aestumare” che significa valutare, giudicare, apprezzare;
il che significa che, che si vinca o che si perda la nostra autostima
dipenderà dal valore che gli altri ci riconoscono. Quindi pur
considerandoci degni d’amori, nel momento in cui non riusciamo a
soddisfare le nostre o altrui aspettative, potremmo smettere di
piacerci e di avere autostima in noi.
L’autostima
quindi fa parte dell’amor proprio ma non si esaurisce in esso, nè
basta per consolidarlo. L’amor proprio necessita di rispetto, e il
rispetto è esente da giudizi di valore.
L’
amor proprio non conosce limiti o errori ma conosce la consapevolezza
di chi siamo e non di chi vogliamo apparire per farci accettare.
Il
punto è che che amando noi stessi, cominciamo ad amare le nostre
debolezze, cominciamo a conoscere anche la sofferenza, a gestirla, a
capire che fa parte di noi, e come questo tutto ciò che ci rende
unicamente esseri umani.
Quindi amatevi senza freni, consideratevi degni d’amore come chiunque altro, dedicatevi del tempo, trattatevi con compassione, affetto e soprattutto non dimenticate mai di guardarvi con tenerezza.
Voi
riuscite a volervi bene a prescindere dal pensiero altrui? A
guardarvi con tenerezza, a dedicarvi del tempo? Cosa fate e come vi
sentite quando passate del tempo con voi stessi? Scrivetecelo nei
commenti!!
Continuate a seguirci anche su instagram @psico.space
Alla prossima, Cheeers ;)
Commenti
Posta un commento